
SLA
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La SLA, o sclerosi laterale amiotrofica, è una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce le cellule nervose del cervello e del midollo spinale, chiamate neuroni motori. Questa malattia porta alla progressiva perdita della funzione muscolare e della capacità di controllare i movimenti volontari. La SLA è anche conosciuta come malattia di Lou Gehrig, dal nome del famoso giocatore di baseball statunitense che ne soffriva.
Le cause esatte della SLA non sono completamente comprese, ma coinvolgono una combinazione di fattori genetici, ambientali e biologici. La maggior parte dei casi di SLA non ha una causa nota e viene classificata come sporadica, mentre una piccola percentuale di casi è ereditaria e può essere attribuita a mutazioni genetiche specifiche.
I sintomi della SLA possono variare da persona a persona, ma tipicamente includono debolezza muscolare, spasmi muscolari, fascicolazioni (movimenti muscolari involontari), affaticamento, difficoltà nella parola e nella deglutizione, crampi muscolari e perdita di massa muscolare. Con il progredire della malattia, i pazienti possono diventare sempre più disabili e possono sviluppare difficoltà respiratorie, che rappresentano una delle principali cause di mortalità nella SLA.
Attualmente non esiste una cura per la SLA e i trattamenti disponibili si concentrano principalmente sul migliorare la qualità della vita dei pazienti, rallentare la progressione della malattia e gestire i sintomi. Questi trattamenti possono includere terapie farmacologiche per ridurre i sintomi come la spasticità e la saliva eccessiva, terapie respiratorie per gestire le difficoltà respiratorie, terapie fisiche e occupazionali per mantenere la mobilità e l’indipendenza il più a lungo possibile, e supporto psicologico e di assistenza per affrontare gli aspetti emotivi della malattia.
La ricerca sulla SLA è in corso per comprendere meglio le cause della malattia, sviluppare nuove terapie e trattamenti e, alla fine, trovare una cura. Questo comprende la ricerca sui meccanismi biologici sottostanti alla malattia, lo sviluppo di modelli animali per studiare la SLA e l’identificazione di nuovi bersagli terapeutici potenziali.